Ferragosto cade una volta l’anno, anche se ci sono delle forti pressioni sulla Commissione Europea per aumentare la frequenza di questa festività portando a giornata festiva tutti i 15 del mese (ne gioverebbe il turismo, la salute pubblica e il PIL in generale).
Ci troviamo in 3:
- Bud (sai che novità, Bud c’è quasi sempre)
- Bud-Wife-R con la bici nuova finalmente registrata correttamente
- Enzo al suo rientro dopo l’infortunio di primavera
Giro del lago di Lugano
Si parte da Como (o da Mendrisio) e di prima mattina, si affrontano gli elvetici che si preparano al ferragosto. Sulla Salita di Balerna, Bud-Wife-r distacca Bud, così impara.
Raggiungiamo Enzo alla stazione di Mendrisio e si parte di gran lena.
Alla Dogana veniamo fermati per un controllo documenti volante (mai visto in bici, neanche Bartali veniva fermato quando portava i documenti durante la guerra), rientriamo in Italia e pausa caffè a Porto Ceresio come da tradizione.
Ripartiamo e incrociamo Fabio Aru in allenamento, in direzione opposta alla nostra, proseguiamo in formazione e poco dopo riecco Aru che ci sorpassa con un ciclista al traino. Lo vediamo scomparire in lontananza in direzione Svizzera.
A Ponte Tresa si rientra in territorio elvetico, dove il giorno di ferragosto non ci sono elvetici per strada perché sono tutti in giardini elvetici (quelli con l’erbetta perfetta) a abbrustolire maiale elvetico.
Sollevati dal profumo giungiamo a “Preda dei buchi” e proseguiamo il giro fino a Mendrisio.
Un saluto ad Enzo che fa il giro corto e chiudiamo il giro passando per “Ponte Picio” e quindi Cernobbio dove ci fermiamo per un meritato pranzo (a dire la verità un pò deludente perché a ferragosto la cucina era chiusa e c’erano solo dei tramezzini).
Chiudiamo appena sotto i 90 km.
Classifica di tappa:
Classifica Generale:
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