Con lungo giro di parole condito da manfrine e adulazioni di vario grado, la piccola creatura fa notare gentilmente ai genitori un videogiuoco (con la u) che potrebbe casualmente cascare nella lista dei desiderata per il Natale imminente.
Un fine stratega:
La mossa è studiata nei minimi dettagli:
Innanzitutto la data: il 25 novembre, ad un mese esatto dal Natale.
Quindi la formulazione della richiesta: prima alla madre che sa a malapena che cosa sia un gamepad e che è quindi facilmente aggirabile mostrando l’aspetto educativo del videogiuoco in essere che probabilmente viene descritto come app formativa suggerita dalla scuola.
Segue richiesta alla madre di spiegare al padre l’imprescindibilità di tale applicazione per la formazione culturale ed esistenziale del giuovane (rigorosamente con la u).
La palla passa allo scaltro padre che pensa di conoscere ogni piega dell’informatica moderna ma in realtà in vita sua ha giocato solo a Tetris sul Gameboy e fa sempre riferimento a quello come summa ultima dell’intrattenimento digitale.
Ebbene, lo scaltro padre concede la regalia natalizia condizionandola a due clausole: non prendere più insufficienze fino a Natale ed avere comportamento irreprensibile a scuola. La condizione è particolarmente subdola, avendo già fissato i colloqui con i professori dopo il 20 dicembre.
Il colpo di coda:
Il Giuovane accusa il colpo ma poi, di sua spontanea volontà, porta fuori il cane per il giro serale rientrando dopo ben 2 minuti. La mossa è quantomeno sospetta ed infatti al rientro chiede “Lo Sconto”…
“Adesso però posso avere lo sconto sul regalo?”
Caro figliuolo mio (con la u), che tipo di sconto vuoi?
Una sola insufficienza?
Una sola nota?
Una insufficienza + una nota?
Vuoi il giochino prima di Natale?
Tutto suo padre… cosa non si farebbe per un videogiuoco
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É cosí che si fa giuovane!